LA "RESISTENZA"... DEI "BARBARI"...
Ho ascoltato tutti gli interventi, nessuno escluso - quindi, sia quelli a sostegno, che quelli contrari - relativi alle due mozioni di sfiducia discusse e votate oggi, al Senato, nei confronti del guardasigilli Bonafede.
Le ragioni del no, le ragioni che hanno spinto la maggioranza di governo a votare no a quelle mozioni, in tutta sincerità, non le ho proprio capite, anzi, le ho trovate addirittura inaccettabili.
L'unico che mi ha "appena, appena" colpito è stato Renzi, colui che è stato variamente dipinto come un pagliaccio e che ha, invece, riconosciuto, sia al centrodestra che alla Bonino, di aver sollevato - con la presentazione di esse mozioni - fondate questioni di merito sulla gestione scellerata dei temi e delle dinamiche della giustizia da parte di uno dei governi più bui della storia Repubblicana (temi sui quali, peraltro, ha invitato tutta la maggioranza del "suo Governo" a fare specifica ammenda).
Se fossi stato al posto di Renzi, oggi avrei votato a favore delle mozioni di sfiducia mandandolo, finalmente, a casa Bonafede, perché nessuna poltrona, nessuna conservazione del potere potrà mai riuscire a giustificare l'insana retrocessione e l'indegna abiura dei più elementari postulati dello Stato di Diritto.
Ma, io, non sono Renzi, ed al Senato, oggi, non c'ero.
Per fortuna c'era chi ha sentito doveroso rimarcare tutto il proprio disappunto verso una concezione della giustizia e del delicatissimo rapporto tra chi detiene il potere e chi vi è assoggettato - stavo per scrivere tra il "potere d'imperio" ed i "sudditi", chissà perchè... - che sostanzia la più abominevole abiura della civiltà giuridica occidentale...
Populismo giudiziario, giustizialimo populista, cultura del sospetto, rinnegazione della stessa "anima" delle democrazie liberali ed accenni sempre più consistenti di "Stato social-etico" (chissà se Conte, sempre più in vena di “permessi” e "concessioni", “consentirà" di utilizzarla, questa locuzione): in questa accozzaglia da "Santa Inquisizione" che si ostina a governare il nostro Paese ed a decidere della nostra stessa vita, non manca proprio nulla, purtroppo.
Speriamo che passi presto questa legislatura, nata male e proseguente ancora peggio. E speriamo, ancor di più, che chi sta all'opposizione abbia il coraggio autentico e le qualità effettive per provare a scrivere una nuova, entusiasmante storia di responsabile libertà e di politica "alta", scritta tutta in maiuscolo, perché il "medioevo" sarebbe passato, e da un bel pezzo...