Politica Nazionale
UOMINI E COSE... PENSIERI...
(di Danilo Petri) - La “crisi” cambia gli uomini e le cose. Cambia le loro soggettività e le loro storie, cambia la relazione fra di loro. La crisi produce significativi cambiamenti antropologici che appaiono lievi solo perché offuscati dai numeri impietosi della macroeconomia. Tali cambiamenti hanno un forte impatto microeconomico che a propria volta può produrre sconvolgimenti dei modelli macro. Durante la crisi le cose perdono i loro consueti significati e nel loro essere “oggetti” assumono una diversa e forse “antica” importanza. Gli uomini cambiano sguardo e orizzonte. Lo sguardo si fa cupo e pensieroso e l’orizzonte sul futuro diventa ristretto e privo di grandi speranze.
PAGLIACCI, PIAGLIACCINI E PAGLIACCETTI...
Quello che sta accadendo in Puglia è a dir poco grottesco. In vista delle Regionali, il centrodestra aveva designato come candidato Presidente l’oncologo Francesco Schitulli. Tutti uniti. Tutti compatti. Almeno così pareva.
Già perché in un momento di “ordinaria follia”, le beghe interne a Forza Italia hanno portato alla scissione dell’atomo e, con essa, alla candidatura parallela, e confliggente, della Poli Bortone la quale, non soltanto é dimentica di essere ancora (...)
UN "GREGGE". UN POPOLO. LA STORIA...
“Ricoprire” un ruolo Istituzionale dovrebbe sempre comportare l'adozione di un modus operandi “sinergicamente” adeguato alla funzione. Un agire “istituzionale”, insomma. Dovrebbe essere una “cosa normale”, scontata, e invece...
Ho avuto modo di vedere le immagini dell'intervento del Presidente dell'A.N.P.I. a Montecitorio; di sentire i cori cantati in quella sede da un nutrito gruppo di ex “partigiani” accompagnato da un folto schieramento di parlamentari; di sentire lo stesso Presidente della Camera intonare le note di (...)
IL "TORCIPENSIERO"...
(di Danilo Petri) - Sempre con lo sguardo rivolto al passato, troppi uomini non riescono più a guardare diritto nel futuro e stentano, persino nell’analisi del presente.
Due forze in opposizione caratterizzano il nostro tempo: la velocità del cambiamento indotto dalla tecnologia e la dolorosa lentezza con cui le menti riescono a distaccarsi dai luoghi (comuni) della storia, della filosofia, della religione, della morale: elementi imperituri della sapienza diffusa, della (...)
AL DI LA' DELLE FORMULE...
Oggi come oggi, definirsi conservatori, liberali, socialdemocratici o assistenzialisti oltranzisti non significa proprio nulla. Da qualsivoglia angolo prospettico la si voglia “vedere”, la nostra è una società sempre più alla deriva, e da tutti i punti di vista purtroppo.
Una “patria di indifferenti” e di distratti. Difficile rinvenire "in giro" un sincero, autentico e “rivoluzionario” senso civico. La storia è sempre stata fatta da “lacrime e sangue”, dalla (...)
QUELLA PATRIA DEL "NULLA"...
Mi chiedo sempre più spesso se i "social", se "le piazze virtuali", siano davvero un possibile punto di ritrovo e di comunicazione, anche di qualità, o non siano, piuttosto, un mero “sfogatorio” o una sorta di "ribalta" per un diffuso egocentrismo di massa.
Nella società della moderna comunicazione, certi strumenti dovrebbero essere fondamentali per "arrivare in ogni dove". Anzi, una "massa critica", una collettiva "coscienza pulsante", dovrebbero trovare anche in "siti del genere" un canale (...)